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Franz racconta la “sua” Valsassina

Abbiamo avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con Franz: argomento? Ovvio la sua e la nostra Valsassina! Franz e la Valsassina o meglio, Barzio, cosa ti lega a questo paese? Barzio ha sempre fatto della mia vita, da prima che nascessi. I miei genitori, all’epoca, affittivano una casa in questo paese e da allora le estati le abbiamo sempre passate qui. Ho tanti amici dislocati nell’intera valle. Tornare a Barzio è per me come tornare a casa. Mi dicono, che quando sbuco dalla galleria di Ballabio, il mio volto cambia espressione. In un attimo ti trovi di fronte ad un panorama mozzafiato con le montagne a fare da sfondo. Appena ne ho l’opportunità scappo dalla città per rifugiarmi in questo piccolo “paradiso terrestre”. Un legame quindi molto profondo, che negli anni ha visto anche il consolidarsi di attività realizzate in collaborazione con la parrocchia e la comunità. Ce ne vuoi parlare? In realtà è una cosa abbastanza naturale. Quando si vive in piccoli contesti, come ad esempio Barzio, le persone appartenenti alla comunità cercano di darsi una mano l’un l’altra. Negli anni abbiamo organizzato diversi spettacoli, durante il Carnevale, al fine di raccogliere fondi per le varie iniziative promosse appunto dalla comunità valsassinese e dalla Comunità Montana. Sappiamo che ami molto la montagna. La manifestazione potrebbe essere una buona occasione per scoprire anche il territorio, ci consigli un paio di gite? Partiamo dicendo che il bello della Valsassina è proprio l’essere adatta a tutti, grandi e piccini, camminatori esperti ma anche alle prime armi. Offre tantissimo. La prima escursione che mi viene in mente è quella che dai Piani di Bobbio porta al Passo del Toro. Questa è una passeggiata in piano adatta a tutti. Per i camminatori meno esperti consiglio di fermarsi al bellissimo rifugio che si trova proprio all’imbocco del sentiero che porta al passo del Toro, per chi se la sente, consiglio invece di proseguire e fare il passo fino alla Grassi. Un’altra escursione, questa per i più preparati, è il Sentiero degli Stradini da Altavaggio a Bobbio, una bellissima camminata che ho fatto giusto un paio di settimane fa. Potrei elencarvene tantissime, una più bella dell’altra, ma mi fermo qui. Non sei nuovo neppure al Valsassina Country festival, cosa ti affascina del mondo country? Anche all’interno del mondo country, se vogliamo, si respira un forte senso di comunità, fatta da gente che si diverte, si sposta va a ballare e che condivide uno stile di vita. La manifestazione è bella sotto ogni aspetto: dagli animali agli atleti, dagli stand ai balli fino al cibo sempre ottimo. Partecipare a queste manifestazioni è come fare un salto alle origini, tornare indietro nel tempo alle cose “semplici”della vita. È bello vedere il rapporto che l’uomo instaura con l’animale, vedere la gente che si diverte e che ha piacere a stare insieme. Un’occasione di aggregazione adatta a tutti, adulti e bambini. Non dimentichiamo poi una cosa importante: la finalità benefica del festival. Sarai presente, come da tradizione del Valsassina Country Festival, in veste di giudice, sia per il Country’s Got Talent che per Miss Valsassina Country cosa ti aspetti ? Mi aspetto di divertirmi come sempre. Quest’anno raddoppio il ruolo da giurato e la cosa mi fa veramente felice. Rimango sempre colpito dalle esibizioni dei ballerini, sono veramente incredibili! Tu abiti a Milano, come descrivesti la Valsassina a un milanese? Userei un’unica parola: paradiso, tra l’altro anche vicino, poiché dista circa un’ora da Milano. È sicuramente il luogo ideale per tutti. Per chi vuole praticare sport o semplicemente godersi un po’ di relax e non dimentichiamo l’aspetto enogastronomico del territorio. Quando trascorro un weekend in Valsasssina, al rientro a Milano, ho la sensazione di essere stato in vacanza almeno una settimana.

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3 Commenti

  1. Io abito a Magenta e passo le vacanze a Barzio da una vita. AMaria Teresa Baronimo profondamente la Valsassina..L’unica cima sulla quale non sono stata è il Pizzo dei tre Signori, mio grande rimpianto visto che ormai l’età incombe.Ricordo Franz da bambino all’oratorio, frequentato anche dai miei figli.Mi capita a volte di incrociarlo per strada d’estate.

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